Nel lungo corridoio che conduce alle riservette ed alle torri si notano: gli argani a mano dei montacarichi e degli elevatori a catena necessari per il sollevamento dei proietti e delle cariche dai depositi del piano terreno alle riservette del primo piano e di qui alle torri dei pezzi; le pompe e le condotte del sistema di ventilazione; i punti di ancoraggio destinati alle manovre di forza per l’incavalcamento e la sostituzione canne.


La sala di comando

Questo è il locale dove erano definiti i dati di tiro quando la batteria era in azione: tipo di proietto, carica di lancio, cadenza, alzo, direzione, ecc.; si notano il torrino d’osservazione, il pannello del telefono e l’interfono (in tubi di rame) per comunicare con le riservette delle munizioni e con le torri dei pezzi.


Le torri dei pezzi

La ragione d’essere dell’intera batteria è dato dall’esistenza di quattro cannoni di medio calibro installati in pozzi (le “torri”) ricavati nella possente massa di calcestruzzo e protetti da spesse calotte d’acciaio. La mobilità del sistema consente la rotazione completa a 360 gradi delle bocche da fuoco sul piano orizzontale (brandeggio): le cupole si muovono solidalmente ai pezzi in modo da garantire in ogni momento la perfetta protezione alle armi ed al personale servente al pezzo. I dispositivi di alzo consentono l’elevazione del tiro da -8° a +42°, per una gittata massima compresa tra i 12.100 m e i 13.600 m.


L’armamento

L’armamento di ogni torre consiste in un cannone ad affusto a deformazione (con due freni idraulici e un recuperatore a molle) calibro 149,1 mm Schneider mod. 1910 in acciaio (“149S”), posto in installazione in pozzo tipo Schneider. L’installazione è di tipo navale, adattata all’uso terrestre. La canna in acciaio è costituita da un tubo cerchiato da tre manicotti ed è lunga 5,4 m (36,24 calibri), con l’anima solcata da 48 righe sinistrorse a passo costante. La bocca da fuoco pesa 5.480 kg (di cui 3.800 kg solo la canna), oltre a 1.428 kg di affusto.

La parte mobile della corazza (la “cupola”) è costituita da due semicalotte in acciaio sottoposte a tempra differenziale (cementate sul lato esterno) spesse 140 mm, rivestite internamente da lastre d’acciaio dolce da 12 mm disposte in due strati: lo spessore totale della cupola è 164 mm. La cupola è collegata elasticamente, con un sistema di ammortizzamento, all’affusto che, a sua volta, è inchiavardato alla piattaforma: il tutto ruota sopra un cuscinetto di 64 rulli troncoconici d’acciaio (40 alla base della cupola e 24 sotto la piattaforma). La parte fissa della corazza (spessa fino a 275 mm), formata da una corona circolare convessa suddivisa in sei settori realizzati in ghisa indurita, è profondamente affogata nel calcestruzzo tutt’attorno al pozzo.

Il peso complessivo delle parti mobili è di 40.840 kg, mentre il peso complessivo dell’installazione è di 101.298 kg (oltre 100 tonnellate). La squadra di servizio ad ogni pezzo era composta da 6 artiglieri (un capopezzo e 5 serventi). Il munizionamento era di due tipi: la granata perforante dirompente da 42 kg e lo shrapnell da 52 kg; la carica di lancio (5,7 kg di balistite in piastrelle, più eventuali cariche aggiuntive da 0,9 kg ciascuna) era contenuta in sacchetti di garza.