Sin dall’origine, il Forte era fornito di energia elettrica generata da dinamo azionate da motori a scoppio; la tensione stazionaria a 120 volt era garantita da quattro accumulatori al piombo poste nel vano alle spalle del quadro generale. L’energia era distribuita grazie ad un impianto elettrico di tipo moderno, a linee sezionate.


Il sistema di ventilazione forzata

Era previsto che l’aria del Forte sarebbe stata viziata dalla presenza dalle esalazioni tossiche degli esplosivi, dai fumi nocivi prodotti dai generatori e, durante il tiro, dai residui di combustione delle cariche di lancio; inoltre, in estate, l’aria sotto le cupole corazzate può superare abbondantemente la temperatura di 40 gradi; per questo la batteria è dotata di un moderno impianto di ventilazione che preleva l’aria fresca dall’esterno per immetterla, tramite condotte di lamiera zincata e ampi bocchettoni, nei diversi locali.

L’aria è mossa da diverse pompe centrifughe azionate da motori elettrici.